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Italian Thought News - Aprile 2023

Aggiornamento: 19 apr 2023

NEWS: dal 21 aprile 2023 al 21 maggio 2023


Novità editoriali

1)

D. Calabrò, C. Claverini (a cura di), The Italian Tradition Today, fascicolo della rivista di filosofia Shift.


Per ulteriori informazioni:




2)

R. Esposito, Vitam instituere. Genealogia dell’istituzione, Einaudi, Torino 2023





3)

A. Cavarero, Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia antica, Castelvecchi, Roma 2023, pp. 144





4)

R. Fai, La vita e le forme. Sulla crisi della potenza istituente, Apalòs, Siracusa 2023





5)

M. Villani, Time and history. Researches on the ontology of the present, Inschibboleth, Roma 2023, pp. 118




6)

A. Suggi, La filosofia del Rinascimento. Una guida per temi, Carocci, Roma 2023, pp. 356





7)

G. Riconda, Augusto Del Noce e Luigi Pareyson. Ontologismo e filosofia della libertà, Morcelliana, Brescia 2023, pp. 112





8)

D. Simoncelli, Desiderare l’infinito. Bene e legge naturale in Tommaso d’Aquino, Orthotes, Nocera Inferiore (SA) 2023, pp. 148





9)

D. Tordoni, «Supremum mentis desiderium». La mediazione bonaventuriana nel platonismo di Niccolò Cusano, Orthotes, Nocera Inferiore (SA) 2023, pp. 336





10)

A. Ferrarin, Un mondo non di questo mondo. La realtà delle immagini e l'immaginazione, Edizioni ETS, 2023





11)

E. Berti, Saggi di filosofia pratica, Studium, 2023





12)

A. Peduto, N. Martellozzo (a cura di), Il filo e la trama. Viaggio nell’opera aperta di Ernesto De Martino, Colibrì, 2023





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Video


1)

Rai cultura: video su Simone Weil. Attenzione e giustizia.

Con: R. Fulco






2)

Rai cultura: video su Sergio Quinzio. La notte tragica del nichilismo.

Con: R. Fulco, M. Iiritano




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Eventi/Events


1)

Presentazione di libri

17 aprile 2023 (ore 11:00), Online


Presentazione del libro di C. Serratore (a cura di), Para una filosofía de la Institución. El giro institucional del Italian Thought (RedEditorial, 2022)






2)

Seminario

21 aprile 2023 (ore 10), Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa (Aula Magna Storica)


Tecnologia, Politica e Società






3)

Seminario

26 aprile 2023 (ore 14:30), Università di Milano (Sala Napoleonica)

F. Piro (Università di Salerno), Sulla logica dei giudizi di perfezione: Leibniz e i cartesiani

Per ulteriori informazioni:



4)

Presentazione di libri

3 maggio 2023 (ore 18), Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli, via Monte di Dio 14


Presentazione del libro di I. Quirino, Pasolini sulla strada di Tarso. La conversione del poeta di Casarsa


Per ulteriori informazioni:





5)

Presentazione di libri

4 maggio 2023 (ore 11:00), Online


Presentazione del libro di C. Galli, Ideologia, il Mulino, Bologna 2022

Con: Umberto Curi, Roberto Esposito, Dario Giugliano






6)

Seminario

9 maggio 2023 (ore 15:15), Pontificia Università della Santa Croce (Aula Alvaro del Portillo)


Intelligenza e persona. In dialogo con alcuni maestri del '900: Luigi Pareyson (1918 – 1991), a cura di S. Oliva (Pontificia Università della Santa Croce) e C. Ciancio (Università del Piemonte Orientale)


Per ulteriori informazioni:






7)

Laboratorio

15 – 18 maggio 2023 (ore 10:30 e ore 16), Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli, via Monte di Dio 14


Alla scoperta di Ugo Grozio, a cura di C. Galli (Università di Bologna) e A. Del Vecchio (Università di Bologna)

Per ulteriori informazioni:



Call for Papers


1)

Thaumazein

Henri Bergson. L’evoluzione creatrice e la filosofia della vita

Scadenze:

31 maggio 2023 (titolo e abstract)

1 ottobre 2023 (testo)

Vol. 12, Fascicolo 1, 2024 [https://www.thaumazein.it/]


a cura di Guido Cusinato, Enrica Lisciani Petrini, Donatella Pagliacci


Accostare, come fa Bergson nel 1907 quando esce L’évolution créatrice, i concetti di “evoluzione” e di “creazione”, non era affatto scontato. Significava sviluppare una filosofia della vita che si proponeva di superare contemporaneamente il finalismo e il meccanicismo. “Creazione” è un termine decisivo che si differenzia nettamente da “fabbricazione”. Nella prospettiva di Bergson, la vita viene interpretata come una “creazione” che “disfa” in continuazione la materia, e la riorganizza attraverso l’organismo.


Accanto alla complessa e molto densa nozione di “durata”, L’évolution créatrice contiene e anticipa alcuni temi che confermano l’ampiezza e la portata speculativa del grande filosofo francese, il cui pensiero ha spaziato, ispirato e fecondato non pochi ambiti della ricerca filosofica, e non solo di essa, dai primi del Novecento fino ai nostri giorni.


In una prospettiva più specifica, la tesi bergsoniana di una realtà come processualità senza sostanza rappresenta una soluzione decisamente innovativa al superamento del meccanicismo e del finalismo, e può offrire una sponda per ripensare non solo il rapporto tra dominio della tecnica e libertà umana, ma anche il tema ecologico del rapporto fra l’umano e l’ambiente circostante. A sua volta, il tema bergsoniano della vita continua a fecondare la riflessione filosofica in molteplici direzioni e rappresenta un importante punto di partenza per ridiscutere le tesi del biocentrismo, con tutti i rischi a cui questo va incontro.


In definitiva, il dibattito con le scienze e la fecondità speculativa delle proposte elaborate sul piano epistemologico da Bergson consentono ampi margini di discussione. L’espressione con cui Vladimir Jankélévitch definisce il bergsonismo come “un monismo della sostanza e un dualismo della tendenza” rilancia e permette il dispiegarsi di nuovi orizzonti di confronto critico con le tesi del grande filosofo francese.


/

(ENG) Thaumazein

Henri Bergson. Creative Evolution and Philosophy of Life

Submission deadlines:

May 31, 2023 (Title & Abstract)

October 1, 2023 (Full Text)

Vol. 12, Issue 1, 2024 [https://www.thaumazein.it/]


Edited by Guido Cusinato, Enrica Lisciani Petrini, Donatella Pagliacci


It was not a matter of course to juxtapose the concepts of “evolution” and “creation”, as Bergson did in 1907 with the publication of L’évolution créatrice. It meant developing a philosophy of life that proposes to overcome finalism and mechanism at once. “Creation” is a crucial term clearly differentiated from “fabrication”. In Bergson’s view, life is interpreted as a “creation” that continuously “undoes” matter and reorganizes it through organisms.


Besides the complex and highly dense notion of “duration”, L’évolution créatrice contains and anticipates some topics that confirm the breadth and speculative extent of this great French philosopher, whose thought has expanded, inspired and fertilized not a few fields of philosophical and other studies from the beginning of the twentieth century to the present day.


From a more specific perspective, Bergson’s thesis of reality as processuality without substance offers a decidedly innovative solution to overcoming mechanism and finalism. It can help us to rethink not only the relationship between the domination of technology and human freedom but also the ecological question of the relationship between human beings and their surrounding environment. The Bergsonian question of life, for its part, continues to nourish philosophical reflection in multiple directions and offers an important starting point for re-examining the theses of biocentrism, with all the risks that this entails.


In conclusion, the debate with sciences and the speculative fertility of the proposals developed by Bergson at the epistemological level give ample room for discussion. Vladimir Jankélévitch’s definition of Bergsonism as “a monism of substance and a dualism of tendency” reopens new horizons for a critical engagement with the theses of this great French philosopher.



2)

Rivista di Estetica (2/2024)

Speculative Thinking

Advisory Editors: Luca Illetterati (Università di Padova), Zdravko Kobe (Univerza v Ljubljani), Giulia Bernard (Università di Padova)

Deadline for submission: April 30th, 2023

The term ‘speculative’ closely characterizes Hegel’s philosophy, to the point of designating his own philosophical proposal: speculative thinking as opposed to intellectual-abstract and negative-rational thinking, speculative philosophy as a totality of knowledge organized as a system, and speculative logic as departing from transcendental and formal logic are just a few examples that surface when considering Hegel’s philosophy in terms of its differences from other philosophical projects. The term has thus become almost a proper name. And yet it is all but clear what determines the speculative as such: its specific form.

A similar fate seems to have befallen the later revivals of the concept in those who referred to it, in a genealogy directly or indirectly dependent on Hegel. We have seen an increase of interest in the speculative (Alfred North Whitehead, Theodor W. Adorno, Dieter Henrich, Jean-Luc Nancy, Slavoj Žižek) and an upsurge of theoretical proposals that refer back to the speculative (speculative realism, speculative materialism, speculative naturalism), but do so by explicitly distancing themselves from something like ‘speculative thinking’, which in their view represents a legacy to be overcome. The question is: What does speculative thinking actually mean? And in what way do these new conceptions of the speculative succeed in freeing themselves from the allegedly cumbersome burden carried by the term?

This issue of Rivista di Estetica aims at addressing these questions by dwelling on the different uses and meanings of the term ‘speculative’ in Hegel’s philosophy, and the issues that have defined speculative thinking as such. Its scope is to arrive at a conceptual clarification of ‘speculative thinking’ and to examine some of its outcomes in contemporary debate.

Submissions focusing on the following issues (or related topics) are welcome:

  • Speculative thinking and its form in Hegel:

    • the logical form of the speculative

    • discursivity and performance

    • the language of the speculative

    • the ‘three sides’ of the logical as attitudes of thinking: the side of abstraction or of understanding; the dialectical or negatively rational; the speculative or positively rational

    • the relationship between the sayable and the unsayable

  • Hegel’s contentious genealogy and legacy: what does it mean for philosophy to be ‘speculative’?

    • the genealogy of ‘speculative thinking’ from pre-critical rationalism to Classical German Philosophy

    • its legacy in critical theory, hermeneutics, deconstruction, processual metaphysics, and analytic philosophy, among others

    • ‘speculative’ in theoretical proposals nowadays: speculative realism, speculative materialism, speculative naturalism, speculative pragmatism, speculative anthropology

Articles must be written in English or Italian and should not exceed 40,000 characters, notes and blank spaces included.

In order to submit your paper, please register and login to:

Please notice: when asked “What kind of file is this”, select the relevant CFP.


3)

Premio Pragma - Young Scholars Award of the Italian association Pragma for the study of pragmatism

Deadline: 15 maggio

L’associazione italiana Pragma per lo studio del pragmatismo è lieta di annunciare il primo bando relativo al "Premio Pragma". Con l’istituzione di questo premio l’associazione vuole incentivare la ricerca plurale che si rinnova attraverso i contributi di giovani ricercatrici e ricercatori e intende coltivare la ricca tradizione di ricerca europea sul pragmatismo. A tale scopo, è possibile inviare entro la data del 15 Maggio 2023 contributi di lunghezza compresa tra 5000-8000 parole da parte di dottorande/i, nonché dottoresse e dottori di ricerca entro quattro anni dalla discussione della testi di dottorato. Sono esclusi dalla partecipazione gli studiosi strutturati.

Il premio consiste in 300 € e comprende la potenziale pubblicazione del contributo vincitore nella sezione Multilingual nel numero 2/2023 dello "European Journal of Pragmatism and American Philosophy", dopo aver superato il referaggio previsto dalla rivista. I contributi possono confrontarsi sia con il pragmatismo classico, sia con il neopragmatismo e il pragmatismo contemporaneo. L’associazione intende valorizzare particolarmente la tradizione europea che coniuga l’indagine su temi contemporanei con la consapevolezza del retaggio storico. Sono benvenuti contributi negli ambiti della 1) filosofia teoretica; 2) della filosofia di impostazione storico/storiografica; 3) della filosofia etico-politica e dell'estetica - con particolare riguardo ai rapporti con tradizioni affini con le quali si sono instaurati prolifici scambi, tra cui, ad esempio, l’ermeneutica e la fenomenologia, l’idealismo, il razionalismo, e la filosofia antica. I contributi devono essere redatti in lingua italiana e saranno valutati sulla base della loro originalità, della capacità di interagire con il dibattito esistente, della qualità dell’argomentazione e del possibile impatto sulla ricerca, la società e l’attualità culturale.

I contributi devono essere mandati in formato .docx oppure pdf entro la data del 15 maggio all’email: premiopragma@gmail.com, specificando a quale dei tre ambiti di ricerca il contributo fa riferimento. La commissione di valutazione sarà composta sia da ricercatrici confermate sia da giovani ricercatori, tenendo rigorosamente conto del gender mainstreaming.


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