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Italian Thought News - Dicembre 2022

Aggiornamento: 21 dic 2022

NEWS DICEMBRE



ADDIO A BRUNO MORONCINI


I Responsabili e i partecipanti del Laboratorio dell’Università di Salerno, Laboratory of Italian Thought. Philosophical Theory and Didactics between Innovation and Interpretation of the Cultural Heritage, con l’intero network dedicato all’Italian Thought, esprimono tutto il loro dolore per la scomparsa dell’amico e collega Bruno Moroncini – membro fondatore del Laboratorio.


Le sue doti di filosofo appassionato e di professore capace di seguire i propri allievi con una cura esemplare lo rendono una figura indimenticabile, al cui ricordo e alla cui lezione chi ha avuto il privilegio di conoscerlo non smetterà di richiamarsi con immutato beneficio, gratitudine e rimpianto indelebili.


Intervento di B. Moroncini su Mondo e valore in Jean-Luc Nancy (29-30 novembre 2022, Università di Salerno, Convegno Internazionale “Jean-Luc Nancy. In memoriam”): https://www.youtube.com/watch?v=rWiKkfpsPEU


Pubblichiamo un testo dello psicoanalista Gianni De Renzis in ricordo di Bruno Moroncini appena uscito sul

European Journal of Psychoanalysis


Un ricordo di Bruno Moroncini


Ci ho pensato e ripensato, ma infine mi sono risolto a “autorizzarmi” a proporre qui un mio timido e certo inadeguato ricordo di Bruno Moroncini. Qui, perché proprio in questo ambito negli ultimi tempi, insieme a tutti voi, ho avuto le più frequenti opportunità di condividere le sempre stimolanti interlocuzioni con lui.


Mi sono autorizzato da me, ma permangono in me tante fondatissime esitazioni che a questo punto e prima di proseguire non posso fare a meno di esplicitare a chi legge le ragioni della resistenza a questa mia 'esposizione', come a chiedere se non una piena assoluzione, almeno una qualche benevolente 'comprensione'.


Dunque: io sono un medico psichiatra, non sono un filosofo (anche se non mi sono mai liberato dalla fascinazione della filosofia, giustificandomi con la considerazione forse fin troppo ovvia che in fondo si tratta di un'attitudine umana 'generica' prima che di una 'professione'); non sono un analista lacaniano (sono psicoanalista di scuola freudiana di “rito viennese antico ed accettato”, anche se provo da molto tempo a confrontarmi con il pensiero di Lacan, riconoscendovi un'eminenza imprescindibile che trascende lo stretto àmbito 'specialistico); non appartengo nemmeno al mondo dell’Università, da cui (mi) sono stato ‘espulso’ in virtu’ dell’onda del ‘68, Non avrei perciò i requisiti minimi per pretendere di affrontare con un minimo di credibilità il pensiero di Bruno Moroncini. Certo non all'altezza della sua rilevanza filosofica; ma neppure rispetto alla peculiarità della appassionata, approfondita attenzione da lui dedicata a Lacan, originalmente proposto non come l'oggetto di una qualche speculazione filosofica, ma come il soggetto in grado di interrogare criticamente la stessa filosofia, fin dai suoi stessi presunti fondamenti. Infine non posso neppure pretendere di aver condiviso con lui momenti di confidenziale amicizia, nel senso più consueto del termine. Mi resta soltanto, in quanto napoletano, una conoscenza che risale ormai a tempi davvero antichissimi, almeno all'inizio, parlo degli anni '80, soltanto indiretta e poi per la sua convinta partecipazione alla coraggiosa, quasi temeraria iniziativa editoriale avviata da Maurizio Zanardi con Cronopio.


Ma allora, per quanto esitante, che cosa mi ha infine spinto a correre il rischio di espormi in questa pretesa di autorizzazione, di lasciapassare? Può sembrare strano, ma in fondo è la logica conclusione: esattamente l'infondatezza di questa pretesa, proprio in quanto non garantita da alcuna mia qualità particolare, proprio in quanto proveniente da qualcuno che è poco più di semplice 'testimone'. Quello che voglio dire che è proprio nella capacità di Moroncini di attivare coinvolgimenti, di lasciare un segno anche al di là della cerchia delle persone più prossime per vicinanze famigliari, amicali o lavorative, la vera giustificazione di questa mia altrimenti infondata presa di parola. Insomma, a ben vedere, non mi autorizzo da me: mi autorizza la rilevanza 'esuberante' del pensiero e della personalità di Bruno Moroncini.


E perciò, fin dal titolo di questo intervento, ho tenuto a dire che il mio è soltanto un ricordo di (non in ricordo, neppure in memoria di o per Bruno Moroncini o ancora a...) Come a voler contenere nei limiti di una rispettosa simpatia questo ricordo, senza alcun eccesso dedicatorio, senza alcuna indebita familiarità (anche se un testo di Moroncini avvertiva che Gli amici non si danno del tu). Un ricordo, infine, di Bruno Moroncini, cui continuerò dunque a riferirmi evitando la semplificazione del solo nome di battesimo con cui pure, ovviamente, prima che ci lasciasse, reciprocamente ci parlavamo.


Il mio primo incontro personale con Moroncinirisale alla metà degli anni '90, quando fummo insieme richiesti di presentare da Virginia De Micco, curatrice dell'edizione italiana, il libro di Wolfgang Loch Psicoanalisi e verità. Lo ricordo non soltanto perché in quella occasione ebbi modo di riconoscere immediatamente in Moroncini una cultura (un sapere e una intelligenza) non comune, non soltanto per quel suo stile personale particolarissimo, fatto di disponibilità dialogica ma al contempo di rigorosa proposta delle proprie tesi e quasi schivo riserbo nel contegno comunicativo, ma ancor più perché quel titolo, quel tema, “psicoanalisi e verità” - lo avrei compreso sempre meglio col passare del tempo - racchiudeva in una sorta di endiadi la “questione” in cui Moroncini avrebbe sempre più riconosciuto il suo più proprio argomento, logico, epistemologico e, infine, riassuntivamente etico: la questione della veritàcui la certezza autofondativa del cogito cartesiano, raggiunta attraverso il travagliato percorso della revoca in dubbio di ogni fiducioso ricorso alla affidabilità dell'Altro, non soltanto non forniva più alcun 'appoggio', ma al contrario rendeva definitivamente 'orfana' e per così dire 'in cerca di autore'. Objekt e non Gegenstand, garantita ormai soltanto dal rigore etico di una ricerca mossa dall'unico tragitto percorribile, quello indicato da un inesausto 'discorso delmetodo', guidato da una 'altra' fiducia, quella nella causa (in tutti i sensi del termine) del proprio 'desiderio': unica religione (ma solo nel senso di un dispositivo di com-unione, forse meglio: di con-divisione) laica (se mi è consentito usare questa attribuzione su cui egli aveva espresso, con la consueta intelligenza critica, più di una riserva) in cui si riconosceva e che teneva a testimoniare.


Bruno Moroncini era sempre generosamente disponibile, aperto con attenzione critica alle riflessioni che lo chiamavano esplicitamente al confronto o a cui lui sentiva di voler portare il suo contributo. Un contributo portato con quel suo eloquio piano discorsivamente 'ragionante'; con quella sua espressione particolarissima, per lo più gentile, alquanto sorniona, spesso enigmaticamente sorridente fino a risultare allusivamente ironica, ma anche talvolta palesemente contrastata. Un contributo mai scontato, mai conclusivo ('occludente'), ma invece sempre capace di rilanciare, di riaprire un'ulteriorità di elaborazione, che spesso mi sorprendeva per l'adesione pressocché immediata con cui, almeno a me, capitava di riconoscermi consenziente: come se mi trovassi portato per mano a dirmi: 'ma, certo, ma come ho fatto a non pensarci prima'!


Si tratta di un'esperienza che ho ritrovato innumerevoli volte anche nella lettura dei suoi testi; neppure avevo messo a fuoco un interrogativo, una perplessità che a un certo punto mi sembrava di poter riconoscere rispetto a qualche passaggio del suo discorso, articolato, complesso, ma (di)spiegato con socratica ancorché implicita attitudine dialogica, che già in un passaggio immediatamente successivo trovavo la 'soluzione' alle mie domande... che a sua volta ri-invitava al piacere, non scontato, della prosecuzione di una lettura davvero 'dialogica', spesso ritornante nelle tematiche che più gli stavano a cuore, eppure sempre sorprendente per l'originalità delle risposte che proponeva alle sue stesse domande.


Ma allora sì, procedendo faticosamente in queste mie impressioni, ho preso fiducia, magari potrei anche dire di riconoscermi infine, anche io, in un qualche modo, suo amico: proprio continuando a mantenere un doveroso rispetto e senza avere oral'ardire di interpellarlo con quel tu confidenziale che disinvoltamente potevo usare prima.


Mi permetto dunque di concludere riportando qui, quasi fantasticando che in qualche modo la cosa possa 'riguardare' anche me (ma solo per dire tutti noi, almeno tutti quelli che leggendo queste note possono riconoscere in esse una qualche consonanza), questi stralci da un brano che, mentre procedevo in questo ricordo, la memoria mi ha condotto a rintracciare dall'ultimo libro di Moroncini che avevo letto, La lettera che cade, Jacques Lacan e l'uomo come scarto:


“Perché vi sia comunità, anche la comunità minima rappresentata dalla coppia, dall'io e dall'altro, da me e te, è necessaria la sopravvivenza, è necessario che uno sopravviva all'altro e che da questo spazio della sopravvivenza lo invochi e prenda il coraggio o abbia l'arroganza di dire noi. 'Noi ci siamo amati', per esempio. Noi, quindi, la possibilità di dire noi, la sua stessa esistenza, presuppone la morte dell'altro, ne dipendono e di conseguenza lo esigono. Da qui il dolore e la vergogna connessi al prendere la parola: si parla infatti sempre al posto di un altro e in suo nome, si parla e si dice noi sempre a partire dalla morte dell'altro, vale a dire da un altro morto, da questo morto qui, una volta in carne e ossa, da questo altro talmente determinato e singolare […] ora che si scopre che per il solo fatto di essergli sopravvissuti, si è divenuti, senza volerlo o in verità avendolo voluto da sempre, la sua sopravvivenza, il suo modo di continuare a morire senza morire che è quanto intendiamo quando diciamo che qualcuno o qualcosa sopravvive”.


...La lettera che cade, che già per il suo solo titolo mi rimanda a un altro memorabile testo di Moroncini: Il discorso e la cenere...


Tutto ciò letto, riletto e detto e confermato... addio, mio caro Bruno,


Gianni


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(ENG)

Managers and participants of the Laboratory of the University of Salerno, Laboratory of Italian Thought. Philosophical Theory and Didactics between Innovation and Interpretation of the Cultural Heritage, with the entire network dedicated to Italian Thought, express all their sorrow for the death of friend and colleague Bruno Moroncini, founding member of the Laboratory.

His skills as a passionate philosopher and professor, able to follow his students with exemplary care, make him an unforgettable figure, whose memory and lesson shall always go back to all those who had the privilege of knowing him, with unchanged benefit, indelible gratitude and regret.

B. Moroncini’s speech on Mondo e valore in Jean-Luc Nancy (29-30 November 2022, Università di Salerno, International Conference “Jean-Luc Nancy. In memoriam”): https://www.youtube.com/watch?v=rWiKkfpsPEU





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Novità editoriali/ New Publications

Libri/Books


1)

C. Serratore (a cura di), Para una filosofía de la Institución. El giro institucional del Italian Thought (RedEditorial, 2022). Autori: E. Lisciani-Petrini, M. di Pierro, R. Esposito, E. Castro, C. Serratore.

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(ENG)

C. Serratore (ed.), Para una filosofía de la Institución. El giro institucional del Italian Thought (RedEditorial, 2022). Authors: E. Lisciani-Petrini, M. di Pierro, R. Esposito, E. Castro, C. Serratore.






2)

G. Fresu, L. Aliaga, M. Del Roio (a cura di), Gramsci in Brasile. Un esempio riuscito di traducibilità filosofica (Meltemi, 2022).

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(ENG)

G. Fresu, L. Aliaga, M. Del Roio (eds.), Gramsci in Brasile. Un esempio riuscito di traducibilità filosofica (Meltemi, 2022).





3)

P. Desogus (a cura di), Il Gramsci di Pasolini. Lingua, letteratura e ideologia (Marsilio, 2022).

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(ENG)

P. Desogus (ed.), Il Gramsci di Pasolini. Lingua, letteratura e ideologia (Marsilio, 2022).





4)

A. Agliozzo, P. Desogus, L. Maver Borges (a cura di), Franco Fortini. Les contradictions de la forme (Éditions Mimésis, 2022).

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(ENG)

A. Agliozzo, P. Desogus, L. Maver Borges (eds.), Franco Fortini. Les contradictions de la forme (Éditions Mimésis, 2022).





5)

R. Rubini, Posterity. Inventing tradition from Petrarch to Gramsci (The University of Chicago Press, 2022).

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(ENG)

R. Rubini, Posterity. Inventing tradition from Petrarch to Gramsci (The University of Chicago Press, 2022).




6)

B. Croce, Il presupposto filosofico della concezione liberale (De Piante Editore, 2022).

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(ENG)

B. Croce, Il presupposto filosofico della concezione liberale (De Piante Editore, 2022).




7)

R. Viti Cavaliere, Saggi su Croce. Riconsiderazioni e confronti (La Scuola di Pitagora, 2022).

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(ENG)

R. Viti Cavaliere, Saggi su Croce. Riconsiderazioni e confronti (La Scuola di Pitagora, 2022).





8)

P. Della Pelle, Croce e Pareto. Sulla scienza sociale (1891-1897) (Mimesis, 2022).

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(ENG)

P. Della Pelle, Croce e Pareto. Sulla scienza sociale (1891-1897) (Mimesis, 2022).




9)

M. Mitrano, La critica sconfinata. Introduzione al pensiero di Susan Sontag (Quodlibet, 2023).

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(ENG)

M. Mitrano, La critica sconfinata. Introduzione al pensiero di Susan Sontag (Quodlibet, 2023).





10)

S. Chignola, Foucault oltre Foucault. Una politica della filosofia. Seminari. Nuova ediz. (DeriveApprodi, 2022).

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(ENG)

S. Chignola, Foucault oltre Foucault. Una politica della filosofia. Seminari. New ed. (DeriveApprodi, 2022).





11)

T. Christiaens, Digital Working Lives: Worker Autonomy and the Gig Economy (Rowman & Littlefield, 2022).

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(ENG)

T. Christiaens, Digital Working Lives: Worker Autonomy and the Gig Economy (Rowman & Littlefield, 2022).






12)

A.M. Vitale, Da Egidio da Viterbo a Enrico Noris. Figure e temi della tradizione agostiniano-eremitana tra Cinque e Seicento (Nerbini, 2022).

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A.M. Vitale, Da Egidio da Viterbo a Enrico Noris. Figure e temi della tradizione agostiniano-eremitana tra Cinque e Seicento (Nerbini, 2022).





13)

A. Sartori, The Struggle for Life and the Modern Italian Novel, 1859-1925 (Palgrave Macmillan, 2022).

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(ENG)

A. Sartori, The Struggle for Life and the Modern Italian Novel, 1859-1925 (Palgrave Macmillan, 2022).





14)

G. Lonardi, Effetto Dante. Sulla “Commedia” dei moderni (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, 2022).

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(ENG)

G. Lonardi, Effetto Dante. Sulla “Commedia” dei moderni (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press 2022).





15)

M. Lecis Coccu-Ortu, O. Palmini (a cura di), Rinascimento e genesi della modernità (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, 2022).

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(ENG)

M. Lecis Coccu-Ortu, O. Palmini (eds.), Rinascimento e genesi della modernità (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Press, 2022).





16)

P.G. Ardeni, Il ritorno della storia. La crisi climatica, la pandemia e l’irruzione della natura (Castelvecchi, 2022).

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(ENG)

P.G. Ardeni, Il ritorno della storia. La crisi climatica, la pandemia e l’irruzione della natura (Castelvecchi, 2022).





17)

E. Mazzarella, Contro metaverso. Salvare la presenza (Mimesis, 2022).

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(ENG)

E. Mazzarella, Contro metaverso. Salvare la presenza (Mimesis, 2022).





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Riviste/Journals


1)

Che cos’è l’Italia?, “Thomas Project” (n. 6).

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(ENG)

What is Italy?, “Thomas Project” (n. 6).






2)

D. Ragazzoni, A. Craiutu (a cura di), Norberto Bobbio: a Life for Democracy on the Battlefield of Ideologies, “Journal of Political Ideologies” (Vol.27, Iss.3, 2022).

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(ENG)

D. Ragazzoni, A. Craiutu (eds.), Norberto Bobbio: a Life for Democracy on the Battlefield of Ideologies, “Journal of Political Ideologies” (Vol.27, Iss.3, 2022).



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Call for papers


1)

Society for Italian Philosophy, Sesto Congresso annual internazionale, 8-10 giugno, 2023, Università di Toronto (Toronto, Canada)


Di seguito il testo della CFP:


We invite individual paper or panel proposals on themes and questions of philosophical

relevance taken up by Italian thinkers. We also invite individual paper or panel proposals that look at figures in the history of philosophy as they are taken up by Italian thinkers. Finally, we invite individual paper or panel proposals of a philosophical nature on Italian

thinkers throughout history.

Abstracts (in English) of 350-500 words should be sent to Antonio Calcagno (acalcagn@uwo.ca) and Silvia Benso (silvia.benso@rit.edu) by February 15, 2023.

For panel proposals (three presenters maximum), please submit a 350-word panel overview and individual abstracts (350-500 words) for each paper. All submissions are reviewed anonymously.

Acceptance notifications will be sent out by the end of March 2023.

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(ENG)

Society for Italian Philosophy, Sixth Annual International Conference, June 8-10, 2023, University of Toronto (Toronto, Canada)


Please find below the description and information about the submission:


We invite individual paper or panel proposals on themes and questions of philosophical

relevance taken up by Italian thinkers. We also invite individual paper or panel proposals that look at figures in the history of philosophy as they are taken up by Italian thinkers. Finally, we invite individual paper or panel proposals of a philosophical nature on Italian

thinkers throughout history.

Abstracts (in English) of 350-500 words should be sent to Antonio Calcagno (acalcagn@uwo.ca) and Silvia Benso (silvia.benso@rit.edu) by February 15, 2023.

For panel proposals (three presenters maximum), please submit a 350-word panel overview and individual abstracts (350-500 words) for each paper. All submissions are reviewed anonymously.

Acceptance notifications will be sent out by the end of March 2023.





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Eventi/Events


1) Convegno


21 dicembre 2022, Università di Roma Tre, Aula Verra


Voci spinoziane


Giornata di studi della Societas Spinozana

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(ENG) Conference


21 December 2022, University of Roma Tre, Aula Verra


Voci spinoziane


Societas Spinozana Study Day





2)

Serata di lettura


16 gennaio 2023, Istituto di cultura italiano di Londra, ore 18:30


Serata di letture con la traduttrice C. Viti, celebrando la prima traduzione in lingua inglese de “La rabbia/Anger” di Pier Paolo Pasolini, in una nuova edizione curata da Tenement Press


Per ulteriori informazioni:

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(ENG) Reading Evening


16 January 2023, Italian Cultural Institute in London, h. 6:30 pm

Celebrating the first English language translation of Pier Paolo Pasolini’s La rabbia/Anger” in a new edition by Tenement Press, join us for an evening of readings with translator, C. Viti


For more information:




LOCANDINA IN ALLEGATO (EVENTO 2)


3)

Seminario


17 gennaio 2023, Università di Aubervilliers, Campus Condorcet, ore 17 – 19


G. Zuccolin (Università di Pavia), Can There Be Two Perfectly Identical Complexions? Peter of Abano and Jacopo of Forlì on Avicenna’s Interdict


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(ENG) Seminar


17 January 2023, Università di Aubervilliers, Campus Condorcet, h. 5 pm – 7 pm


G. Zuccolin (Università di Pavia), Can There Be Two Perfectly Identical Complexions? Peter of Abano and Jacopo of Forlì on Avicenna’s Interdict






4)

Seminario


18 gennaio 2023, Università di Roma «Tor Vergata», Aula riunioni, I piano, ore 15


C. Buccolini (CNR – ILIESI – Università di Roma «Tor Vergata»), Il carattere morale nei sogni: un dibattito nella ricezione italiana di Locke fra Muratori e Soave

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(ENG) Seminar


18 January 2023, Università di Roma «Tor Vergata», Hall meetings, first floor, h. 3 pm


C. Buccolini (CNR – ILIESI – Università di Roma «Tor Vergata»), Il carattere morale nei sogni: un dibattito nella ricezione italiana di Locke fra Muratori e Soave




5)

Convegno


20 – 21 gennaio 2023, Università La Sapienza di Roma


XXII Congresso SIO ‘Orientamento 5.0: verso nuovi futuri’

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(ENG) Conference


20 – 21 January 2023, Università La Sapienza di Roma


XXII Congresso SIO ‘Orientamento 5.0: verso nuovi futuri’




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Recensioni/Reviews


1)

Recensione di M. Tronti a G. Bettini, A Sinistra da capo (Paperfirst, 2002), in “il manifesto”, 09.12.2022.

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(ENG)

Review by M. Tronti of G. Bettini, A Sinistra da capo (Paperfirst, 2002), in “il manifesto”, 09.12.2022.





 
 

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