Novità editoriali – Libri e Riviste
Antonella Pompilio (a cura di), Benedetto Croce Franco Laterza. Carteggio 1943-1948, Laterza, Roma-Bari 2025, pp. 1104.

Stefano Verdino (a cura di), Elena Croce-Camilla Salvago Raggi. Scrivimi: lettere 1967-1992, Rubbettino, Soveria Mannelli 2025, pp. 252.

Emanuele Agazzani, Il «Giornale critico della filosofia italiana». Storia di una rivista (1920-1946), Le Lettere, Firenze 2025, pp. 390.

Giorgio Agamben, La potenza del pensiero. Saggi e conferenze (Nuova ediz.), Neri Pozza, Vicenza 2025, pp. 416.

Michele Ciliberto, Il potere velato. Tirannide, eguaglianza, libertà da Tacito a Spinoza, Laterza, Roma-Bari 2025, pp. 280.

Giacomo Marramao, Contro il potere. Filosofia e scrittura, La nave di Teseo, Milano 2025, pp. 176.

Franco Trabattoni, Sentire e meditare. Leopardi fra vita, letteratura e filosofia, Carocci, Roma 2025, pp. 208.

Andrea Di Gesu, Wittgenstein e il pensiero politico. Linguaggio, critica, prassi, DeriveApprodi, Bologna 2025, pp. 96.

Claude Lefort, Marcel Gauchet, Sulla democrazia. Il politico e l’istituzione del sociale, a cura di Mattia Di Pierro, Istituto Italiano Studi Filosofici Press, Napoli 2025, pp. 152.

Recensioni
Roberto Esposito a Elena Croce-Camilla Salvago Raggi. Scrivimi: lettere 1967-1992, a cura di Stefano Verdino (Rubbettino, Soveria Mannelli 2025, pp. 252): Siamo amiche di penna, su «Robinson», settimanale culturale della domenica di «Repubblica», 9 febbraio 2025.
Massimo Villani a Rocco Ronchi, Populismo/Sovranismo. Una illustre genealogia (Castelvecchi, Roma 2024, pp. 164): Politiche del reale. Il «cosmo-bio-riformismo» di Rocco Ronchi, su «Opera viva», 28 gennaio 2025.
Eventi/Events
Seminario
Lunedì 24 febbraio 2025, ore 15, Università di Salerno (Sala Conferenze DISPAC)
Marco Russo (Università di Salerno) e Pasquale Terracciano (Università di Roma Tor Vergata), Traiettorie dell’Umanesimo nel Novecento.
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(ENG) Seminar
Monday 24 February 2025, 3pm, University of Salerno (DISPAC Conference Room)
Marco Russo (University of Salerno) and Pasquale Terracciano (University of Rome Tor Vergata), Traiettorie dell’Umanesimo nel Novecento.
Evento culturale
Martedì 25 febbraio 2025, ore 15.30, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli (Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14)
Renata Viti Cavaliere (Università di Napoli “Federico II”), La teoria della storia di Benedetto Croce.
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(ENG) Cultural Event
Tuesday 25 February 2025, 3.30 pm, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Naples (Palace Serra di Cassano, Street Monte di Dio 14)
Renata Viti Cavaliere (“Federico II” University of Naples), La teoria della storia di Benedetto Croce.
Seminario
Mercoledì 5 marzo 2025, ore 16, Università di Verona (Aula SMT.03, Polo Santa Marta)
Marco Goldoni (Università di Glasgow), Le funzioni del diritto nel pensiero di Hannah Arendt.
Primo incontro del Ciclo di Seminari 2024/25 Constitutio Libertatis. Percorsi arendtiani tra diritto e istituzioni, organizzato dal Centro Studi Politici “Hannah Arendt” e dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona.
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(ENG) Seminar
Wednesday 5 March 2025, 4pm, University of Verona (Room SMT.03, Polo Santa Marta)
Marco Goldoni (University of Glasgow), Le funzioni del diritto nel pensiero di Hannah Arendt.
First meeting of the 2024/25, Constitutio Libertatis. Percorsi arendtiani tra diritto e istituzioni, organized by the “Hannah Arendt” Political Studies Center and the Department of Human Sciences of the University of Verona.
Per ulteriori informazioni/For more information:

Seminario
Giovedì 6 marzo 2025, ore 10, Università La Sapienza di Roma (Aula I, Dipartimento di Filosofia)
Roberto Esposito (Scuola Normale Superiore di Pisa), Fascismo e filosofia.
Primo incontro del Seminario Permanente di Filosofia Teoretica Voci filosofiche sul fascismo. Docenti responsabili: Donatella Di Cesare, Marcello Mustè, Elettra Stimilli.
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(ENG) Seminar
Thursday 6 March 2025, 10 am, La Sapienza University of Rome (Room I, Department of Philosophy)
Roberto Esposito (Scuola Normale Superiore of Pisa), Fascismo e filosofia.
First meeting of the Permanent Seminar of Theoretical Philosophy Voci filosofiche sul fascismo. Responsible teachers: Donatella Di Cesare, Marcello Mustè, Elettra Stimilli.
Per altre informazioni/For more information:

Giornata di studio
Venerdì 7 marzo, ore 10, Università di Bologna (Aula G. Prodi)
Marx per Lacan.
Comitato scientifico: Mauro Milanaccio, Federico Chicchi, Lorenzo Curti, Giuseppe Viviano.
Apre i lavori Mauro Milanaccio.
Intervengono: Vittorio Morfino, Adalgiso Amendola, Mavie Loda, Alessandra Campo, Alex Pagliardini, Paola Mieli, Laura Bazzicalupo, Silvia Lippi, Tommaso Gazzolo, Pietro Bianchi.
Coordinano: Federico Chicchi, Lorenzo Curti, Giuseppe Viviano.
(Non) conclude: Carlos Gómez Camarena.
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(ENG) Study day
Friday 7 March, 10 am, University of Bologna (Room G. Prodi)
Marx per Lacan.
Scientific committee: Mauro Milanaccio, Federico Chicchi, Lorenzo Curti, Giuseppe Viviano.
Mauro Milanaccio opens the proceedings.
Speakers: Vittorio Morfino, Adalgiso Amendola, Mavie Loda, Alessandra Campo, Alex Pagliardini, Paola Mieli, Laura Bazzicalupo, Silvia Lippi, Tommaso Gazzolo, Pietro Bianchi.
Coordinators: Federico Chicchi, Lorenzo Curti, Giuseppe Viviano.
(Not) concludes: Carlos Gómez Camarena.
Per altre informazioni/For more information:

Seminario
Giovedì 13 marzo 2025, ore 10, Università La Sapienza di Roma (Aula II, Dipartimento di Filosofia)
Mikkel Bolt (Università di Copenhagen), L’estetica del tardo fascismo capitalista.
Secondo incontro del Seminario Permanente di Filosofia Teoretica Voci filosofiche sul fascismo. Docenti responsabili: Donatella Di Cesare, Marcello Mustè, Elettra Stimilli.
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(ENG) Seminar
Thursday 13 March 2025, 10 am, La Sapienza University of Rome (Room II, Department of Philosophy)
Mikkel Bolt (University of Copenhagen), L’estetica del tardo fascismo capitalista.
Second meeting of the Permanent Seminar of Theoretical Philosophy Voci filosofiche sul fascismo. Responsible teachers: Donatella Di Cesare, Marcello Mustè, Elettra Stimilli.
Per altre informazioni/For more information:
Laboratorio
Lunedì 17 e martedì 18 marzo 2025, ore 15.30, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli (Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14)
Rileggere Bergson, a cura di Enrica Lisciani-Petrini.
Programma:
Lunedì 17 marzo
Coordina Marco Russo (Università di Salerno)
Ore 15:30: Enrica Lisciani-Petrini (Università di Salerno), Una rottura con tutta la tradizione filosofica.
discussant: Giulio Goria (Università di Salerno)
Ore 17:00: Rocco Ronchi (Università dell’Aquila), Fare rotta su Megara. L’attualismo di Bergson.
discussant: Massimo Villani (Università di Salerno)
Martedì 18 marzo
Coordina Felice Masi (Università Federico II di Napoli)
Ore 15:30: Caterina Zanfi (CNRS, ENS Paris), Storicismo della durata. Filosofia della storia di Bergson.
discussant: Daniela Calabrò (Università di Salerno)
Ore 17:00: Federico Leoni (Università di Verona), Come pensare senza essere.
discussant: Carmelo Colangelo (Università di Salerno)
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(ENG) Laboratory
Monday 17 and Tuesday 18 March 2025, 3.30 pm, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Naples (Palace Serra di Cassano, Street Monte di Dio 14)
Rileggere Bergson, edited by Enrica Lisciani-Petrini.
Program:
Monday 17 March
Coordinator Marco Russo (University of Salerno)
3.30 pm: Enrica Lisciani-Petrini (University of Salerno), Una rottura con tutta la tradizione filosofica.
discussant: Giulio Goria (University of Salerno)
5.00 pm: Rocco Ronchi (University of L’Aquila), Fare rotta su Megara. L’attualismo di Bergson.
discussant: Massimo Villani (University of Salerno)
Tuesday 18 March
Coordinator Felice Masi (“Federico II” University of Naples)
3.30 pm: Caterina Zanfi (CNRS, ENS Paris), Storicismo della durata. Filosofia della storia di Bergson.
discussant: Daniela Calabrò (University of Salerno)
5.00 pm: Federico Leoni (University of Verona), Come pensare senza essere.
discussant: Carmelo Colangelo (University of Salerno)
Seminario
Giovedì 20 marzo 2025, ore 14, Università La Sapienza di Roma (Aula VI, Dipartimento di Filosofia)
Donatella Di Cesare (Università La Sapienza di Roma), La nuova destra e le pulizie etniche.
Terzo incontro del Seminario Permanente di Filosofia Teoretica Voci filosofiche sul fascismo. Docenti responsabili: Donatella Di Cesare, Marcello Mustè, Elettra Stimilli.
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(ENG) Seminar
Thursday 20 March 2025, 2pm, La Sapienza University of Rome (Room VI, Department of Philosophy)
Donatella Di Cesare (La Sapienza University of Rome), La nuova destra e le pulizie etniche.
Third meeting of the Permanent Seminar of Theoretical Philosophy Voci filosofiche sul fascismo. Responsible teachers: Donatella Di Cesare, Marcello Mustè, Elettra Stimilli.
Per altre informazioni/For more information:
Call for Papers
XXVIII AISNA Biennial Conference
Facing West: Thinking, Living, Outliving the American West
University of Bergamo, 11-13 September 2025
Panel coordinators:
Mena Mitrano (Ca’ Foscari University Venice)
Marina Morbiducci (Sapienza University of Rome)
Panel title: The Frontier as Infrastructure
Panel description:
Within the geography of the United States, the idea of the frontier is primarily a specific, historical, and material border, but it has also taken on a powerful metaphorical valence. Drawing on the localized and planetary meanings, as well as the material and metaphorical meanings, of the American frontier, this panel investigates the frontier as infrastructure. We invite reflection on the role of the frontier as a route and resource that has buttressed, mobilized, and furthered the idea of “America” at the core of American Studies as practiced outside the US. What sort of “America” has the frontier enabled and determined? What kind of vision (and politics) of American Studies has it furthered beyond US borders? How has it shaped views of American literature, aesthetics, and theory? For whom? What role does the idea of the frontier play in establishing the conditions of thought in the field of American literature and American Studies more broadly? How has it contributed to defining the limits within which American Studies can exist? What about the reiteration, displacement, adaptability, and transformation of the idea of the frontier, within and without American thought, and the effects of these processes? Is it possible to talk about a “weak” frontier?
This panel invites contributions on ample understandings of the frontier: material, metaphorical, epistemic, and theoretical. We encourage colleagues, researchers, and postgraduate students from diverse disciplinary backgrounds and locations to share free and creative interpretations of (as well as variations on) the proposed issue.
250-word abstract to the addresses below. Deadline: Feb. 28, 2025
Contact details:
Mena Mitrano: filomena.mitrano@unive.it
Marina Morbiducci: marina.morbiducci@uniroma1.it
Convegno internazionale
Call for Papers n. LXIV/2 – Merleau-Ponty politico
Scadenza: 2 giugno 2025
La redazione della rivista di filosofia «Il Pensiero» seleziona contributi originali in forma di saggi e recensioni per il fascicolo dedicato al tema:
Merleau-Ponty politico
Il termine ultimo per la presentazione dei contributi è il 2 giugno 2025; la risposta sarà comunicata dalla redazione possibilmente entro il 5 settembre 2025. I contributi non dovranno superare i 45.000 caratteri, inclusi gli spazi e le note, e dovranno essere accompagnati da un abstract in italiano e in inglese, di massimo 1200 caratteri ciascuno, e 5 parole-chiave (in italiano e in inglese).
L’uscita del fascicolo è prevista per novembre 2025.
Curatrice del volume: Enrica Lisciani-Petrini – Università degli Studi di Salerno.
Claude Lefort, nella Avvertenza scritta per il primo libro postumo di Merleau-Ponty, da lui
curato – La Prose du monde –, ricorda che questi, al di fuori dell’insegnamento più centrato sulle questioni filosofiche, lavorava incessantemente «in tutt’altra direzione» rileggendo Marx, Lenin, Trockij, e accumulando un materiale impressionante sui problemi della politica. Evidentemente i due ambiti – quello più strettamente filosofico e quello più specificamente politico – erano, nel suo pensiero, in un continuo riverbero reciproco. La cosa non stupisce. Avendo vissuto, la prima volta da bambino e la seconda da adulto maturo, i due più devastanti conflitti mondiali della storia e avendo creduto, in una lunga fase che arriva fino alla fine degli anni Quaranta, al ruolo storico del comunismo, non poteva non interrogarsi en philosophe sul destino del nuovo assetto mondiale uscito da quelle catastrofiche esperienze. Perché tutto questo chiamava in causa proprio la filosofia: ossia l’assetto che era stato dato all’Europa a partire precisamente da una visione delle cose ancora “moderna”, impostata sulla convinzione del primato ideale della ragione. Di qui la sua iniziale adesione al socialismo cattolico e, in un secondo momento, al marxismo. Ma per prenderne le distanze – passando inizialmente a un “marxismo d’attesa” –, allorché cominciano ad arrivare dalla Russia le disastrose notizie relative al regime staliniano, e quindi staccarsene del tutto, nel momento in cui Merleau-Ponty si rende conto che anche la convinzione di Marx, che vi sia “un senso immanente alla storia”, va “rimessa in causa”.
Non è certo un caso allora, se, proprio a questa altezza della sua riflessione, nei primi anni’50, il filosofo cominci a interrogarsi sul problema dell’“istituzione”, come la chiave di volta per passare da una “politica della coscienza”, basata sulla nozione di “costituzione”, a una politica capace di rinnovare profondamente se stessa. Grazie, appunto, a una riflessione sulla nozione di “istituzione”. Perché questa, lungi dal far immaginare che vi possa mai essere un senso già dato e costituito dagli uomini, riparte da un terreno più originario, per il quale «sia la natura, sia l’uomo, sia la storia» sono visti «non come sostanze […] ma come movimenti», dentro i quali gli uomini stessi «sono presi». Il che significa: occorre di volta in volta capire che il senso nasce (può essere istituito) alla confluenza di una serie di dinamiche delle quali nessuno può insignorirsi, ma che vanno affrontate nel loro chiasmatico e insolubile intrecciarsi reciproco.
L’attualità di questo pensiero è sotto i nostri occhi. Ancora oggi non solo siamo di fronte a delle guerre, ma siamo in una situazione di profondo vuoto politico, a causa del quale le soluzioni belliche hanno addirittura preso il posto della politica. Quanto sia necessario tornare a un “pensiero della politica”, o a una riflessione capace di “pensare la politica”, è dunque l’urgenza di fronte alla quale ci troviamo e il compito a cui siamo chiamati. Merleau-Ponty può aiutarci. O almeno è questa la convinzione di chi cura il presente fascicolo. Benché – ed è singolare, anche per quel che si diceva all’inizio – questo “lato” della riflessione di Merleau-Ponty non sia stato finora adeguatamente esplorato (a differenza di altri). L’intento che ci si prefigge – attraverso ricerche che approfondiscano i problemi affrontati dal filosofo francese e le risposte che questi ha tentato di fornire – è dunque quello di far emergere le potenzialità teoretiche e politiche contenute nel suo pensiero e la loro attualità.
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Call for Papers n. LXIV/2 – Political Merleau-Ponty
Deadline: June 2, 2025
The editorial board of the philosophy journal «Il Pensiero» selects original contributions in the form of essays and reviews for the issue dedicated to the topic:
Political Merleau-Ponty
Deadline for submission of contributions is June 2, 2025; response will be communicated by September 5, 2025. The articles may be in a language chosen from Italian, English, French, Spanish, German. Submissions should not exceed 45.000 characters, including spaces and footnotes, and should be accompanied by an abstract in Italian and English, maximum 1200characters each, and 5 keywords (in Italian and English).
The issue is scheduled for release in November 2025
Volume editor: Enrica Lisciani-Petrini – University of Salerno.
Claude Lefort, in the Editor’s Preface written for Merleau-Ponty’s first posthumous book, edited by him – La Prose du monde –, remembers that he, beyond his teaching more centred on philosophical issues, incessantly worked “in a completely different direction” reinterpreting Marx, Lenin, Trotsky, and accumulating amazing material on the problems of politics. The two fields – the more philosophical and the more specifically political one – clearly were, in his thought, in a continuous reciprocal reverberation. The thing is not astonishing. Having lived, the first time as a child and the second as a mature adult, the two most devastating world wars in history and having believed, for along period that goes up to the end of the 1940s, in the historical role of communism, he could not avoid questioning himself en philosophe upon the destiny of the new world order that emerged from those catastrophic experiences. Because all this called into question exactly Philosophy: that is the order that Europe was given moving precisely from a vision of things that was still “modern”, based on the conviction of the ideal primacy of reason. Hence his initial adhesion to catholic socialism and, subsequently, to Marxism. But distancing himself – initially passing to a “waiting Marxism” –when the disastrous news pertaining to the Stalinist regime starts coming, and then completely breaking off from it, when Merleau-Ponty realizes that even the Marxian conviction that there is “an immanent sense in history” is to be “called into question”.
So it is certainly not a coincidence if, exactly at this point of his reflection, in the early 1950s, the philosopher starts questioning himself on the problem of the “institution” as the keystone to pass from a “politics of conscience”, based on the notion of “constitution”, to a politics that is capable of deeply renewing itself. Thanks, precisely, to a reflection upon the notion of “institution”. Because, long from making you imagine that there can ever be a sense already given and acknowledged by man, it restarts from a more original terrain by which “both nature, man and history” are seen not as substances […] but as movements” within which man himself “is caught”. Which means: it is necessary to understand each time that sense comes (can be found) at the confluence point of a series of dynamics of which no one can take possession but have to be handled in their chiasmatic and insoluble reciprocal intertwining.
The newness of this thinking is there for all to see. Still today not only are we facing wars, but we are in a situation of a deep political vacuum, cause of which war solutions have even substituted politics. How necessary it is to go back to a “policy thought”, or to a reflection able to “think policy”, is therefore the urgency we are confronted with and the task to which we are called. Merleau-Ponty can help us. Or at least this is the conviction of whom is editing this paper. Although – and it is remarkable that, even for what we said at the beginning – this “side” of Merleau-Ponty’s reflection has not been adequately explored yet (differently from others). The intent we are aiming at – through research that studies in deep the problems the French philosopher dealt with and the answers that he tried to give – is thus that of bringing out the theoretical and political potentialities contained in his thought and their relevance.
Human Rests in a Digital World. Contemplative and Active Life starting from Arendt and Beyond
Call for Papers
International Conference Naples,
December 2025
2 days between 3 and 5 December (Wednesday-Friday)
Themes: Spiritual/contemplative/theoretical life, thoughtlessness, banality of evil, active life, moral life, political life, action, activities, values, plurality/pluralism, technology, nature, politics, revolution, judgement, AI, humanity, totalitarianism, cosmopolitanism, freedom, power, civil disobedience, war, violence and more.
Description and objectives of the project
The year 2025 marks the 50th anniversary of the passing of German-American philosopher Hannah Arendt.
However, the conference is not solely intended to be a celebratory event; rather, it aims to provide an opportunity for scholars to assess the current state of Arendt studies. In particular, the conference intends to explore the legacy of Arendt in a world that has undergone significant transformation since she left it in 1975.
From a more properly philosophical and specifically theoretical-moral perspective, Arendtian reflection has been centered on two fundamental dimensions: the active life and the contemplative, mental, or theoretical life. Arendt’s work builds on these roots, consistently interrogating the relationship between human life and the world. She posits that nature and the world are two distinct aspects of reality, with the latter depending solely on the creative will of humans. Consequently, the world “made” by humans, as Arendt puts it, is inherently political.
In light of the emergence of new technologies, particularly in view of the growing assertion of the digital identity of the global community, it becomes pertinent to inquire into the extent to which the human condition is being transformed in this techno-digital age. In what ways are the categories of contemplative, mental, and theoretical life undergoing transformation in response to the growing prevalence of AI? Does the evolution of human thought indicate a trajectory toward extinction, or does it point toward the emergence of novel practices that are still being tested and defined? What impact does the digital dimension have on the selection of actions and decisions that can be considered “active” in the context of human existence? Does the digital environment enhance or diminish the capacity for free deliberation? Is the digital expression of the human condition a revolutionary opportunity to release submerged or repressed energies? Does it offer an opportunity to engage with new forms of cosmopolitanism? Conversely, are the practices of control and power associated with the digital texture of the world leading us toward new totalitarian experiences?
The following questions will be addressed during the conference.
In essence, it is a matter of applying the categories codified by Arendt in her major works to the new conformation of the world.
The scientific organization of the conference is entrusted to a well-established team of professors in theoretical and moral philosophy who are experts in both Arendtian studies and digital research. The conference will be held over two days and will include the participation of the most renowned and influential Arendt scholars from across the country. Additionally, a call for papers will be issued to enable younger scholars to contribute to the conference proceedings.
Organization and Candidacy
The conference will take place over the course of two days, each consisting of several panels. It will be attended by renowned national and international Arendt scholars. The invitations will be accompanied by panels reserved for scholars to whom this CFP is addressed.
The topics to be discussed are primarily related to philosophy, but contributions from other disciplines (history, politics, literature and culture in general) are welcome, as long as they are relevant to the topic of the call.
To apply, you must send, by Aprile 30, 2025, an abstract of your proposal (max. 2000 characters) and a brief profile indicating your institution of affiliation (university or other research institution, Italian or foreign), if any, and your main publications relevant to the theme of the conference. The accepted languages are Italian and English.
Nominations should be addressed to all members of the Scientific Committee: rosalia.peluso@unina.it
Acceptance of the nomination will be communicated by June 30, 2025. Failure to respond will constitute non-acceptance of the nomination.
A collection of conference proceedings is planned.
For more information you can write to: rosalia.peluso@unina.it
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Napoli, dicembre 2025
2 giorni tra il 3 e il 5 dicembre (mercoledì-venerdì)
Temi: Vita spirituale/contemplativa/teorica, assenza di pensiero, banalità del male, vita attiva, vita morale, vita politica, azione, attività, valori, pluralità/pluralismo, tecnologia, natura, politica, rivoluzione, giudizio, IA, umanità, totalitarismo, cosmopolitismo, libertà, potere, disobbedienza civile, guerra, violenza e altro.
Descrizione e obiettivi
Human Rests in a Digital World. Contemplative and Active Life starting from Arendt and Beyond (Resti umani nel mondo digitale. Vita contemplativa e attiva a partire da H. Arendt e oltre) è un convegno internazionale che si terrà a Napoli, presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, DSU, nelle date comprese tra il 3 e il 5 dicembre 2025. In quei giorni ricorreranno, infatti, i cinquant’anni dalla morte della filosofa tedesco-americana Hannah Arendt.
Il convegno non si limita tuttavia a una mera funzione celebrativa; intende invece fare il punto sullo stato attuale degli studi arendtiani. In modo particolare intende approcciare il tema dell’eredità di Arendt in un mondo che si è notevolmente trasformato rispetto a quello da lei lasciato nel 1975.
In chiave più propriamente filosofica, e nello specifico teoretico-morale, la riflessione arendtiana si è incardinata sulle due portanti dimensioni della vita attiva e della vita contemplativa, mentale o teoretica. Partendo da queste radici, Arendt si è costantemente interrogata sulla relazione tra vita umana e mondo, partendo dall’assunto che natura e mondo siano due distinte considerazioni della realtà, la seconda delle quali dipende esclusivamente dalla volontà creatrice dell’umano. Per questa ragione il mondo “fatto” da umani di cui parlava Arendt era per definizione un mondo politico.
Con l’avvento delle nuove tecnologie, in modo particolare, con l’affermazione sempre più pregnante dell’identità digitale del mondo, c’è allora da chiedersi, parafrasando la pensatrice, “cosa rimane dell’umano” in questo mondo tecnico-digitale? Come stanno mutando le categorie della vita contemplativa, mentale o teoretica dinanzi all’impiego sempre più massivo dell’Intelligenza artificiale? Il pensiero umano sta navigando verso l’estinzione o verso nuove pratiche ancora in via di sperimentazione e definizione? Quale influsso ha la dimensione del digitale nella selezione di scelte, degli atti di volontà, che corrispondono al lato “attivo” della vita? Il digitale amplifica o atrofizza il libero processo deliberativo? L’esercizio digitale della condizione umana è un’occasione rivoluzionaria per liberare energie sommerse o represse? Ci consentirà di vivere nuove forme di cosmopolitismo? O, al contrario, le pratiche di controllo e di potere associate alla consistenza digitale del mondo ci stanno traghettando verso nuove esperienze totalitarie?
Questi sono alcuni interrogativi che saranno sollevati durante il convegno.
Si tratta, in sostanza, di riprendere categorie codificate da Arendt nei suoi principali lavori e porle in relazione con la nuova conformazione del mondo.
L’organizzazione scientifica del convegno è affidata a un consolidato team di docenti di filosofia teoretica e di filosofia morale specializzate sia negli studi arendtiani sia nelle ricerche sul digitale.
Organizzazione e candidatura
Il convegno sarà organizzato su due giornate, ciascuna delle quali articolate in più panel. Prevederà la partecipazione di rinomati studiosi di Arendt a livello nazionale e internazionale. Agli inviti, saranno affiancati panel riservati a studiose e studiosi, ai quali si rivolge questa CFP.
Le questioni da discutere riguardano principalmente la filosofia, ma possono essere accolti contributi provenienti da altri ambiti disciplinari (storia, politica, letteratura e cultura in genere), purché pertinenti al tema della call.
Per candidarsi è necessario inviare, entro il 30 aprile 2025, un abstract della propria proposta (max 2000 caratteri) e un breve profilo, da cui risultino l’eventuale istituzione di appartenenza (università o altro ente di ricerca, italiano o straniero) e le principali pubblicazioni attinenti al tema del Convegno. Le lingue ammesse sono l’italiano e l’inglese.
Le candidature vanno indirizzate a tutti i membri del Comitato scientifico: rosalia.peluso@unina.it
Entro il 30 giugno 2025 verrà comunicata l’accettazione della proposta. La mancata risposta equivale alla non accettazione della candidatura.
È prevista la raccolta degli Atti del Convegno. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: rosalia.peluso@unina.it
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